Illustrazione di Gianluigi Marabotti |
“Limitare il consumo di sale e di cibi conservati sotto sale” è una delle 10 regole d’oro del WCRF (World Cancer Research Fund), la cui missione è quella di promuovere la prevenzione primaria dei tumori attraverso la divulgazione della conoscenza scientifica.
Secondo un recente studio caso-controllo esisterebbe una relazione tra il consumo di sale (e cibi salati) e il cancro gastrico determinata probabilmente da un danneggiamento della mucosa gastrica e da un'interazione sinergica del sale con altri agenti cancerogeni (in particolare i nitro-derivati).
Ma per fortuna, anche per chi ha un gusto particolarmente “salato”, c’è una buona notizia: le papille gustative si abituano facilmente alla riduzione graduale della sapidità dei piatti.
Inoltre le alternative esistono e sono più che valide. Una di queste è il gomasio, un gustosissimo condimento preparato con uno degli ingredienti più popolari in Oriente: il sesamo.
La ricetta ViverSano di oggi: il gomasio
• 12 cucchiaini di sesamo
• 1 cucchiaino di sale marino integrale
Mettere i semi di sesamo in un colino e sciacquarli per bene sotto l’acqua corrente.
Mettere il sale grosso all’interno di un suribachi, un pestello giapponese, macinandolo finemente.
Tostare i semi in una padella con il fondo spesso, abbassando la fiamma quando iniziano a scoppiettare; saranno pronti quando potrete sbriciolarli facilmente con le dita.
Versare quindi i semi di sesamo nel suribachi, pestandoli delicatamente insieme al sale. Dopo che il tutto si è raffreddato, versare il gomasio così preparato in un vasetto di vetro a chiusura ermetica. Da usare al posto del sale per condire ed insaporire in modo croccante e delicato tutti i vostri piatti. In questo però caso non avremo solo sapore, ma anche calcio, grassi mono e polinsaturi, aminoacidi essenziali, vitamine e sali minerali.
Un vero e proprio integratore tutto naturale.
Yang WG, et al. - A case-control study on the relationship between salt intake and salty taste and risk of gastric cancer - World J Gastroenterol. 2011 Apr 21;17(15):2049-53.
La ricetta è tratta da: Anna Villarini, Giovanni Allegro - Prevenire i tumori mangiando con gusto – Sperling & Kupfer, 2010.