mercoledì 23 maggio 2012

Cibo&Cinema: Fantozzi e la frittata di cipolle


Illustrazione di
Gianluigi Marabotti

Avete mai provato la frittata di cipolle?
Ne Il secondo tragico Fantozzi una versione gigante accompagna il tifo indiavolato durante la partita Inghilterra-Italia (1973), in telecronaca diretta da Wembley, valevole per la qualificazione della coppa del mondo. Il quadretto è a tutti gli effetti anni ’70:
Vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatona di cipolle per la quale andava pazzo, familiare di Peroni gelata.

Regia: Luciano Salce (Italia, 1975)

Attori: Paolo Villaggio, Anna Mazzamauro, Gigi Reder

Comico, 97′
Ancel e Margaret Keys nel loro libro Mangiare bene e stare bene (con la dieta mediterranea) sottolineano come le uova siano di un’utilità straordinaria in cucina, per il loro sapore, per le loro proprietà nutrizionali e per la loro versatilità. Si raccomandano di usarle in modo da trarne la massima soddisfazione:
Una dieta adatta a “mangiare bene e stare bene” esige una limitazione ma non la penosa rinuncia all’uso delle uova. Se non potete mangiarne quante ne vorreste, speriamo che almeno siate stimolati a mangiarle nel miglior modo possibile.
E quale miglior modo di una bella frittata di cipolle? Ecco la ricetta:
Ingredienti per 4 persone
  • 6 uova
  • 1 cipolla
  • olio extra vergine d’oliva
  • sale e pepe
Preparazione
È molto semplice, ma di sicuro effetto. Buona, saporita e nutriente.
Sbattere, ma non frullare, le uova in una terrina, aggiungendo un pizzico di sale e di pepe.

Imbiondire la cipolla nell’olio versandovi sopra le uova sbattute.

Il segreto di una buona frittata è l’abilità di girarla per poterla cuocere da entrambi i lati. Se non si ha a disposizione una frittatiera, costituita da due padelle sovrapponibili a incastro, si può fare alla vecchia maniera, utilizzando il normale coperchio di una padella antiaderente.
Le cipolle, così come le uova, sono reperibili tutto l’anno anche se ogni stagione offre bulbi di varietà diverse: la precoce di Barletta in estate, la rossa di Tropea in primavera, la dorata di Parma in autunno e la bruna della Rocca in inverno, sono solo pochi esempi dell’enorme varietà che abbiamo a disposizione. Ciascuna darà un sapore diverso alla nostra ricetta, rendendo una semplice frittata un piatto da veri intenditori.

Un piccolo consiglio: le cipolle vanno conservate a temperatura ambiente (non in frigorifero), in un luogo buio, fresco e ben aerato. Così facendo durano da qualche settimana a qualche mese, finché non si vedranno comparire i germogli.


Per approfondimenti:

L. Delli Colli — Il gusto del cinema (10 anni, edizione speciale) — Cooper, 2011
A. Keys, M. Keys — Mangiare bene e stare bene (con la dieta mediterranea) — Piccin, 1962
(Articolo scritto per La Scuola di Ancel

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