L’assunzione delle spezie
descritte in questo libro
va effettuata
esclusivamente
sotto la supervisione
di una qualificata
Maga delle Spezie
Già il nome della protagonista è una promessa: Tilo, è il diminutivo di Tilottama, che significa semi di sesamo bruciati dal sole, semi magici e ricchi di nutrimento.
Non esiste al mondo un altro posto simile alla bottega delle spezie di Tilo in cui la cultura indiana si fonde con i desideri della gente di un piccolo angolo di California.
Tilo conosce il potere magico di ogni spezia: i semi di vaniglia ammorbiditi nel latte di capra e strofinati sui polsi proteggono dal malocchio, una dose di pepe a forma di mezzaluna ai piedi del letto tiene lontani gli spiriti, semi di coriandolo per vedere chiaro e zenzero per il coraggio. Ogni spezia poi ha un suo giorno speciale:
- il martedì è della trigonella, dura come una manciata di sassolini e del colore della sabbia; spezia dei giorni in cui ci si rannicchia sotto una trapunta a raccontare storie
- il mercoledì, giorno di mezzo, è del finocchio, bruno come le foglie autunnali, profumato dei cambiamenti in procinto di arrivare e capace di digerire le sofferenze e renderci più forti dopo averle superate
- il giovedì è del rosso peperoncino, la spezia più potente e la più bella
- il venerdì è della malefica assafetida, antidoto dell’amore
- la domenica è della curcuma, gialla polvere d’ala di farfalla, spezia della fortuna, capace di mantenere sano il cibo in una terra di calore soffocante e fame
- il lunedì è il giorno del silenzio e il sabato è del futuro…
Vi lascio il piacere di assaporare la storia di Tilo che sembra la padrona di tutti i destini ma che non ha fatto i conti con l’amore, così forte da far vacillare la sua magia. E la curiosità di scoprire se le spezie la perdoneranno per questo…
(Articolo scritto per La Scuola di Ancel)
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