Illustrazione di Gianluigi Marabotti |
La prima, tipica ma non esclusiva della donna, è caratterizzata da accumulo di tessuto adiposo nella zona dei fianchi, dei glutei e delle cosce. Si tratta per lo più di grasso sottocutaneo che in condizioni fisiologiche viene accumulato dal corpo femminile per far fronte alle necessità energetiche di gravidanza e allattamento.
La seconda situazione, più frequente ma non esclusiva dell’uomo, è caratterizzata da una più abbondante distribuzione del grasso in corrispondenza della regione addominale, toracica, dorsale e cerviconucale. In questo caso il grasso si accumula tra i visceri determinando un maggiore rischio di complicanze cardiovascolari e metaboliche.
La circonferenza addominale per un individuo adulto:
-con valori superiori a 94 cm nell’uomo e ad 80 cm nella donna si associano ad un rischio metabolico moderato.
-con valori superiori a 102 cm nell’uomo e ad 88 cm nella donna si associano ad un rischio metabolico accentuato.
Laddove per rischio metabolico, si intende il rischio di manifestare ipertensione, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, iperuricemia e altre patologie del metabolismo.
Come sempre, quindi, non è solo questione di peso.
Per approfondire. Marcelli, Baisi, Binetti. Manuale di nutrizione clinica e scienze dietetiche applicate. Il Pensiero Scientifico Editore, 2006.
(Articolo scritto per LaScuola di Ancel)
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